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Spiagge aperte o no? La Costiera si spacca: per Amalfi e Positano sì, Maiori e Cetara chiudono

Restrizioni e norme di comportamento, però, non servono a nulla se a prevalere non c’è il buonsenso delle persone. Così, se Vietri sul Mare, Amalfi, Praiano e Positano hanno lasciato aperte le spiagge, Maiori, Minori, Atrani, Ravello e Cetara hanno preferito interdirne l'accesso

Inserito da (Maria Abate), lunedì 25 maggio 2020 18:23:01

Il weekend appena trascorso è stato un banco di prova per il ritorno del turismo in Costiera Amalfitana. E una cosa è chiara: al di là delle scelte amministrative dei vari Comuni, c'è molto da migliorare. Sicuramente, urgono controlli più severi sul rispetto del distanziamento sociale alle file davanti a bar e ristoranti e sul corretto utilizzo della mascherina.

Perché è vero che la Divina vuole ripartire, ma è anche vero che non intende perdere i sacrifici fatti per isolare i pochi casi che avevano contratto il Coronavirus ed evitare il contagio generale. Ed è anche vero che a godere del sole e del mare della Costa d'Amalfi c'erano persone provenienti da zone meno incontaminate.

Restrizioni e norme di comportamento, però, non servono a nulla se a prevalere non c'è il buonsenso delle persone. E se non si vuole tornare al confinamento in casa, bisogna lasciar perdere gli atti di ribellione e guardare tutti insieme a un obiettivo comune: bandire una volta per tutte il Covid-19.

Dopo l'ordinanza n.50 del 22 maggio emanata dal Governatore Vincenzo De Luca, i comuni affacciati sul mare si sono trovati a dover affrontare una scelta. Perché se gli stabilimenti balneari sono responsabili delle misure di sicurezza e del loro rispetto da parte dei propri bagnanti, la responsabilità di assicurare l'ordine e il rispetto delle norme sulle spiagge libere ricade sul Sindaco, che deve predisporre le giuste misure a tutela di residenti e turisti.

Così, se Vietri sul Mare, Amalfi, Praiano e Positano hanno lasciato aperte le spiagge, Maiori, Minori, Atrani, Ravello e Cetara hanno preferito interdirne l'accesso. In entrambi i casi, i cittadini hanno espresso qualche remora. Se a Positano ci si è lamentati dell'assenza di servizi igienici, che invece avrebbero dovuto essere predisposti ad hoc, a Maiori qualcuno ha fatto notare qualche incongruenza: spiaggia chiusa ma molo aperto e lungomare affollato, senza alcuna possibilità di rispettare il distanziamento interpersonale. Per qualcuno, in attesa di posizionare nastri o piantane per delimitare i posti come da ordinanza, sarebbe bastato apporre cartellonistica sulle norme da rispettare e intensificare i controlli.

«Ho chiuso la spiaggia libera - ha affermato il sindaco di Cetara Fortunato Della Monica, già al centro delle polemiche per la SS163 chiusa poco dopo il centro abitato del borgo - perché al primo posto c'è la sicurezza e dobbiamo evitare gli assembramenti. La spiaggia libera riaprirà e si potrà accedere solo prenotando, tramite app, ombrelloni che saranno messi e posizionati dal Comune con una previsione di un limite massimo di ingressi e un contributo di 2 euro per permettere le sanificazioni, il controllo termoscanner agli ingressi».

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