Tu sei qui: Storia e StorieCetara e la sua bella gente: conosciamo Maichina
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 19 giugno 2023 19:58:06
di Mafalda Bruno
Ci sono persone che incontriamo nella vita e che lasciano un segno perché qualcosa di loro ti rimane impresso in testa, anche se magari ci metti un poco a mettere a fuoco cos'è precisamente quel qualcosa.
Ci è successo con Maichina: una piccola grande donna che racchiude tante di quelle qualità messe insieme che è impossibile non dedicarle due righe.
Solerte custode e sentinella devota della Chiesa di Santa Maria in Costantinopoli, la trovi al primo banco ad ogni celebrazione; capelli sempre a posto, curata nel vestire, la sua figura minuta spicca per grazia e compostezza, non puoi non notarla, Specie in inverno con la sua graziosa giacca fucsia.
Maichina ha sempre un sorriso per tutti. E non solo sorrisi, da lei trovi sempre accoglienza e gentilezza accompagnate dall'immancabile caffè. Ha un innato spirito di inclusione ed affetto verso il prossimo davvero sorprendente, e si vede ad occhio nudo che tutto le viene naturale e spontaneo, nulla di artefatto o costruito.
Nella processione che accompagna la Madonna di Costantinopoli dal Casale alla Marina e viceversa, si recita una litania, un rosario tradizionale in stretto dialetto cetarese che chi non è del luogo, pur prestando la massima attenzione, fa fatica a capire. E allora lo abbiamo chiesto a lei, in duplice versione, cetarese e italiano, e ci ha subito accontentati.
Maronn de la grazia ca mbracc puort grazia, addò vui vengh pe grazia, o Regina famm grazia. Famm grazia o Maria, che te la fec lu Padr Etern, e t fec Madre di Dio, ramm a grazia o Maria.
Madonna della grazia che in braccio porti la grazia, da voi io vengo per ricevere una grazia, o Regina fammi la grazia. Fammi questa grazia o Maria a te che la fece il Padre Eterno, e ti fece Madre di Dio concedimi questa grazia o Maria.
Nell'accoglierci in casa sua, tra dolcetti vari, ci mostra il suo mondo, ci racconta dei suoi figli lontani per lavoro ma vicini a lei in ogni modo possibile.
Ci racconta spezzoni della sua vita, cose vissute anche faticosamente, come quelle di tutti, ma da lei superate grazie alla sua fede in Dio e fiducia verso il prossimo. Da Maichina anche i racconti meno positivi hanno lo stampo del famoso bicchiere sempre mezzo pieno.
Lasciamo casa sua quasi controvoglia, ma con una ferrea certezza: se si cerca qualche minuto di ospitalità, gentilezza e cortesia, nell'invito a recarsi da Maichina si trova all included, tutto compreso, e quando ti appresti ad andare via, è lei che ti dice "Stai ancora un poco con me!".
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