Tu sei qui: Musica, Cinema e TeatroTanta musica al “Bellissimo Festival” di Cetara: 4 agosto arriva anche Napoleone
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 3 agosto 2023 10:38:14
Tanta musica al "Bellissimo Festival", prodotto da Dissonanze s.r.l.s. e dall'associazione culturale ambientarti, con il sostegno del Comune di Cetara.
Di seguito il programma della seconda serata, venerdì 4 agosto, nella location dell'Arena del Porto, uno spazio unico nel suo genere con la piattaforma "On Waves".
Si inizia alle 19.30, con i paesaggi Avant Pop e strade sonore imprevedibili di Bluem. Si chiama Chiara Floris, è una giovane musicista e produttrice sarda con base a Londra, e nel suo nuovo disco - Nou - intitola la prima traccia del disco Creusa, che in sardo significa "nuovo". BLUEM vuole portare sul palco qualcosa che non ha precedenti, a metà strada tra il clubbing di Jamie XX e il pop elettronico di Rosalìa. Si insinua in un'intercapedine tra hyperpop e folk, con sintetizzatori e drum machine. Canta con nostalgia e voce sottile. Assembla tutto insieme a una sfilza di musiciste e musicisti che collaborano con lei. Arssalendo, Giumo, Luigi Visconti, Bawrut, Malakay e Rani hanno contribuito alla produzione, mentre Moonlight è un featuring con Yasmina. Il beat con drum machine acida ed effetti sottili, che ci portano tra le stelle mentre sotto suona un tempo reggaeton. È una grande carovana, la sua band, guidata dalla musicista, che porta l'ascoltatore a seguirli tra i ruscelli e i sentieri dissestati, sotto un cielo scuro e senza nuvole, fino allo spazio siderale. Quella di Bluem è una musica pronta a salpare, a portarci in terre lontane e sconosciute. Un viaggio senza scopo e senza meta, la prima tappa di un percorso inesplorato. Dalle 20.30 insieme ad Asakaira per un viaggio dove il jazz si trasforma in un labirinto psichedelico. Lacrime a mare, lì a due passi con Davide Napoleone dalle 21.30. In arte Napoleone, è un autore, cantautore e produttore originario di Capaccio Paestum (SA) e trapiantato da vari anni a Torino. Già autore per Sony Publishing Italy di numerosi brani per artisti affermati nel panorama musicale italiano, nel 2020 decide di dare vita a un suo progetto artistico dal sound fresco e internazionale, cercando di rievocare storie, luoghi e personaggi del passato e mantenendo le atmosfere della tradizione musicale campana. I primi tre singoli pubblicati "Amalfi", "Porta pacienza" e "Povera femmina" sono ispirati alla vita del cantautore amalfitano Vito Manzo, scomparso prematuramente nel 1957. Non c'è bisogno infatti di nascondere il talento dietro uno pseudonimo per Davide Napoleone, artista che si è posto all'attenzione del pubblico grazie a una scrittura che vive nell'intercapedine tra la scena pop e l'eco della tradizione del funk partenopeo, tra incisi in dialetto e il groove nostalgico di un'anima migrante. Protagonista assoluto sempre il Mare, metafora di un legame indissolubile con le proprie radici e autenticità qui scenario di un amore non corrisposto, teatro all'aperto per una preghiera soul per incontri mancati e aspettative tradite. Un' amara malinconia per la nostalgia di qualcosa che sarebbe potuto essere ma è andato alla deriva, il rovescio della medaglia di quell'amore per la propria terra già cantato nelle parole solari di "Anna è tornata" e "Lacrime a Mare". Sperimentazione e ibridazione, dalle 22.30 la voce della Napoli contemporanea di La Nina. Ritmi urbani e tribali, melodie mediterranee, versi ipnotici e improvvise esplosioni di rime si fondono nel respiro cosmico di un disco che riparte dalle embrionali esplorazioni sonore del precedente EP EDEN per portare a compimento quell'incontro unico fra antichissime armonie destrutturate, strumenti ricercati - una tammorra a cornice senza sonagli, una chitarra romantica del 600, un marxophone - e le ardite sperimentazioni dell'elettronica più attuale: un'oscillazione continua, una incessante dialettica passato-futuro, che riflette plasticamente l'anima e il corpo de LA NIÑA. Un corpo che, nell'artwork dell'album, realizzato mediante l'uso dell'intelligenza artificiale e della fotografia, appare inserito non a caso in un classico esempio di ‘vanitas painting', circondato da una collezione di oggetti simbolo dell'effimero che, in qualche modo, raccontano le canzoni racchiuse nell'album. Dopo i concerti trasformiamo il mare in un'immensa dancefloor, a partire dalle 23.30 con Bruno Belissimo. Già bassista di Colapesce, è un dj, produttore e polistrumentista Italo-Canadese. La sua produzione musicale ha un suono unico influenzato dai classici dell'italo space-disco italiana e dalle colonne sonore dei film horror sci-fi di fine anni ‘70 e inizio anni ‘80, rielaborato in uno stile contemporaneo e originale. In pochi anni ha collezionato un numero impressionante di concerti in Italia e all'estero, oltre che svariate collaborazioni artistiche. Gli show di Bruno Belissimo sono carichi ed energici, e vedono il performer esibirsi suonando il basso e controllando dal vivo macchine, sintetizzatori e visual, trascinando il pubblico in uno spettacolo coinvolgente a 360 gradi.
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